Tecarterapia, come funziona e quali sono i suoi campi d’applicazione
Adottata da molti fisioterapisti, la Tecarterapia è un trattamento elettromedicale ampiamente diffuso nel campo della fisioterapia e della riabilitazione.
E, sebbene venga utilizzata prevalentemente per accelerare il recupero dopo un trauma, o in presenza di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, diversi altri sono i suoi campi d’applicazione.
Tecarterapia, come funziona
L’apparecchio impiegato aumenta l’attività del metabolismo cellulare nell’area anatomica da trattare, e rende la Tecarterapia adatta a trattare problemi ai tessuti molli così come disturbi ossei, articolari o alle cartilagini. Il suo punto di forza?
Anziché trasferire energia dall’esterno, la stimola dall’interno del tessuto muscolare. Ed ecco che le capacità naturalmente antinfiammatorie e riparative si riattivano, accelerando i tempi di recupero del soggetto e riducendo la sua percezione del dolore.
Massaggio praticato attraverso uno speciale strumento, capace di ridurre il dolore e di agevolare la riparazione dei tessuti, la Tecarterapia:
- aumenta il microcircolo, portando ad una diminuzione del dolore e dell’infiammazione, al miglioramento dell’edema e al trattamento delle lesioni muscolari
- provoca vasodilatazione, e migliora così la circolazione linfatica aumentando il processo di riparazione tissutale, e risolvendo le contratture muscolari e i problemi di circolazione
- aumenta la temperatura interna, andando così a risolvere le infiammazioni croniche, le rigidità articolari e i linfedemi
Le modalità con cui può lavorare questa particolare terapia sono due:
- modalità capacitiva
- modalità resistiva
La modalità capacitiva – attraverso una bassa resistenza alla corrente – permette di trattare i muscoli, la cute, il tessuto connettivo, i vasi sanguigni e linfatici; la modalità resistiva – grazie ad un’alta resistenza al passaggio della corrente – è indicata invece per trattare ossa, articolazioni, tendini, legamenti e cartilagini.
Tecarterapia, le applicazioni
La Tecarterapia viene impiegata principalmente per:
- recuperare dagli infortuni (distorsioni, lesioni ai tendini, borsiti, traumi ossei)
- trattare patologie muscolari e osteoarticolari come le contratture, gli stiramenti, gli strappi muscolari, le sciatalgie e le lombalgie
- agevolare la riabilitazione post-operatoria
La Tecarterapia permette di risolvere o di migliorare sensibilmente patologie muscolari (contratture, contusioni, edemi, stiramenti, strappi), patologie dolorose della colonna (cervicalgie, lombalgie, dorsalgie), patologie della spalla (tendiniti, capsuliti), patologie del gomito (epicondilite, epitrocleite), patologie del polso e della mano, patologie dell’anca (borsiti, pubalgie), patologie del ginocchio, patologie della caviglia e del piede (distorsioni, fasciti, tendiniti).
Priva di controindicazioni e di effetti collaterali, la Tecarterapia regala risultati apprezzabili in poche sedute, è molto precisa sul “bersaglio” da trattare e ha effetti positivi sui tessuti molto profondi.
Ecco perché è particolarmente indicata per chi pratica sport.
Per gli sportivi, infatti, viene utilizzata come rimedio curativo (in quanto riduce il dolore e accorcia i tempi di recupero dopo un infortunio) ma anche a scopo preventivo.
Questo, grazie alla sua capacità di aumentare la circolazione sanguigna e linfatica portando ad una rapida deacidificazione e – dunque – ad un più veloce smaltimento delle tossine che gli atleti accumulano durante gli allenamenti.
Specialmente se parliamo di professionisti.